Quando Giuseppe Tomei e suo figlio Francesco mi hanno chiesto di scrivere un cenno sulla loro attività di cantiere navale, non potevo certo immaginare di dover riassumere nelle anguste righe di una paginetta la storia di una dinastia e di navi famose che dura da oltre 200 anni.
In una prima visita al cantiere la scoperta di tanta documentazione e dettagli su questa famiglia viareggina mi ha impressionato a tal punto da voler conoscere minuziosamente l'avventura di produrre decine di velieri, motovelieri e motonavi.
Giuseppe di Francia, Ceccotto, Beppe di Ceccotto, Guido di Ceccotto e gli altri a seguire, sono gli uomini che, come pochi nella storia del mare, hanno operato contemporaneamente da costruttori e da armatori, con una dedizione infinita ed il mare per questo, ne ha decretato il loro successo.
Hanno lasciato un'eredità questi personaggi, l'attaccamento alla tradizione che guida ancora Giuseppe e Francesco ad accettare sfide ambiziose e da altri cantieri giudicate improponibili nel settore del restauro marinaro.
Nel cantiere si respira una meravigliosa aria di antico, integrata sapientemente alle nuove tecnologie, una ricerca di perfezione che fa di ogni barca che entra per Giuseppe e Francesco la loro barca, e ne rende l'originale splendore con tutte le nuove funzionalità.
Ogni imbarcazione che esce dal cantiere ha un marchio verniciato sui masconi, una piccola bandiera bianca con al centro in rosso la T dei Tomei, il simbolo di una "clinica della bellezza".
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